Eduardo Soteras Jalil
Born in Cordoba, Argentina in 1975. Majored in Economical Sciences from Cordoba University (1999). Independent documentary photographer and photojournalist for Agence France-Presse worked as a freelance in Palestine (2005). He completed a Master in Photojournalism at the Universitat Autonoma of Barcelona (2007).
He was the co-founder of the collectives Ruido Photo in Spain and ActiveStills in Israel, and founder of the school of photography Ruido Formacion in Barcelona and of the participatory photography organization ActiveVision, based in Israel/Palestine.
In 2010 he started developing long term projects about the Swiss sharpshooting culture, the cave-dwelling communities in Southern Palestine, and his last and current is project “Gaza, Mode d’Emploi. A tale of common places of an uncommon place”.
In 2015 he started working with Agence France-Presse in D.R.Congo and he is currently based in Ethiopia.
- Pompei Street Festival (Pompei)
- 22-23-24 Settembre 2022, ore 10:00
Descrizione della foto
He promised the war would be quick and cause minimal, if any, harm to Tigray’s people. Since then thousands have died and many thousands more have been displaced, making Tigray the most extreme example of the nationwide instability that has dogged Abiy’s reign.
Una donna che trasporta raccolti cammina accanto a un carro armato abbandonato appartenente alle forze del Tigrino a sud della città di Mehoni.
La città di Mehoni, situata nel Tigray meridionale, è stata oggetto di bombardamenti che hanno provocato la morte di civili e il ferimento di persone durante gli scontri tra le forze federali etiopi e le forze di difesa del Tigray.
Nel novembre 2020 il primo ministro etiope Abiy Ahmed, vincitore del Premio Nobel per la pace 2019, ha inviato truppe e carri armati nella regione del Tigray più settentrionale del paese per deporre il suo partito al governo un tempo dominante, il Tigray People’s Liberation Front (TPLF).
Ha promesso che la guerra sarebbe stata rapida e avrebbe causato danni minimi, se del caso, al popolo del Tigray. Da allora migliaia di persone sono morte e molte altre migliaia sono state sfollate, rendendo il Tigray l’esempio più estremo dell’instabilità nazionale che ha perseguitato il regno di Abiy.
Ethiopia, December 11, 2020